Sono stati depositati pochi giorni fa gli emendamenti al Decreto Legge 44/2021 che stabilisce tra le altre cose l’obbligo di vaccinazione anti Covid-19 per il personale sanitario. Gli emendamenti saranno discussi in vista della conversione in legge, prevista entro la fine di questo mese.
Esaminiamo in questo articolo quelli più
preoccupanti, che contengono proposte, se possibile peggiorative, sia sui temi
dell’obbligo vaccinale che su quello delle restrizioni sanitarie, mettendo in
risalto che queste provengono non da senatori del centrosinistra, bensì da
esponenti del centrodestra, più specificatamente, Lega e Forza Italia.
All’art. 1 recante “Ulteriori misure per contenere e contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”, ecco l’emendamento 1.0.2, proposto dalla Lega a firma di Briziarelli, Augussori e Fregolent per convertire in legge ciò che è già stato anticipato dal ministro della Salute e da alcuni governi regionali, che chiedono di rendere obbligatorio il “Green Pass” per i visitatori delle residenze per anziani e disabili.
Altri emendamenti, esplicativi
del livello di servilismo dell'ex opposizione e della loro vera natura, sono
quelli riguardanti l’art. 2 (“Disposizioni
urgenti per le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e
grado”), ovvero 2.0.1 e 2.0.2 di Ronzulli (Forza Italia), in cui si chiede non
solo di estendere lo status di categoria prioritaria ai cancer survivors ma, addirittura, di abilitare le infermiere
volontarie della Croce Rossa alle vaccinazioni anti Covid-19. Siamo alla farsa…
L’art. 3 prevede oggi
attenuazioni della responsabilità penale per i somministratori del vaccino anti
SARS-CoV-2, cosa già di per sé grave ma, poiché al peggio non c'è fine, gli
emendamenti di alcuni senatori di centrodestra (3.6 Modena e Ferro di Forza
Italia; 3.7 Durnwalder, Steger, Laniece, SVP) vorrebbero, addirittura ampliarlo
ben oltre l’impianto attuale, introducendo:
1) anche uno scudo civile per chi somministra il vaccino e per le strutture coinvolte (3.6 Forza Italia, 3.7 Autonomisti)
2) protezioni penali e civili anche per i medici chiamati a rispondere di morte e lesioni gravi nel corso dell’emergenza pandemica, arrivando a suggerire per legge (!!!) le attenuanti da considerare nei casi sospetti di colpa grave (3.01, 3.02: Pagano, Bernini, Schifani, Forza Italia; 3.9, Mallegni, Forza Italia; 3.11, Balboni, Ciriani, La Russa, Totaro, Forza Italia)
Tutti gli
esponenti degli altri partiti, non solo accettano supinamente che diventi legge,
ma alcuni, come i senatori della Lega Riccardi, Augussori, Calderoli, Grassi,
Pirovano, ritenendo che, evidentemente, non sia abbastanza stringente,
propongono di estenderlo anche a volontari, tirocinanti, appaltatori, studenti (ma non era per proteggere i
pazienti?) di medicina e infermieristica, ecc. “indipendentemente dalla
tipologia contrattuale”.
Degno di nota è anche
l’emendamento 4.11, sempre a firma Lega, proposto dai senatori Riccardi,
Augussori, Calderoli, Grassi, Pirovano, che propone di incaricare il medico del
lavoro, e non quello di base come prevede oggi il DL, di valutare le eventuali incompatibilità
del sanitario obbligato con la vaccinazione. È difficile immaginare un altro
motivo che non sia quello di rendere molto più difficoltose le esenzioni
sanitarie, spostando la decisione dal medico di fiducia ad una figura più
“burocratica” e lontana.
L'unico emendamento non
peggiorativo, e qui sfioriamo il ridicolo, è quello proposto da altri senatori
della Lega, che pur non chiedendo l’abrogazione dell’obbligo, propongono una
riduzione dello stipendio (invece che una sospensione, bontà loro) ai medici
renitenti sospesi dal lavoro (4.20, 4.21, 4.22, Pillon, Pellegrini, Arrigoni,
Augussori, Calderoli, Grassi, Riccardi). È facile immaginare i risvolti
erariali e patrimoniali di questa proposta, e quindi le sue probabilità di
successo. Conoscendo le convinzioni e l’impegno trascorso di questi senatori
per la libertà terapeutica, il “ripiego” di questi emendamenti non può che
confermare ancora una volta che, per il loro partito, la revoca dell’obbligo
non è minimamente in discussione.
Dalla lettura degli
emendamenti al DL 44 si comprende quali siano oggi i partiti che hanno a cuore
le garanzie costituzionali (nessuno) e specialmente quanto valgano le
dichiarazioni e le rassicurazioni, di certi loro esponenti, di cui alleghiamo due esempi.